Giro di Romandia 2025, Lenny Martinez: “Oggi volevo riscattarmi, per domani sono realista…”

Missione compiuta per Lenny Martinez al Giro di Romandia 2025. Dopo il successo alla Parigi – Nizza, il grimpeur transalpino si prende una bella vittoria anche nella corsa elvetica, confermandosi uno degli scalatori più interessanti del panorama internazionale con il trionfo a Thyon 2000 che gli vale anche la maglia di leader. Un primato che difficilmente riuscirà a difendere domani nella cronometro conclusiva visto l’esiguo margine su uno specialista come Joao Almeida, con il quale ha dato vita oggi ad un bel duello in salita, ma l’obiettivo principale per lui è stato raggiunto, anche se la prova contro il tempo di domani sarà comunque un test importante, soprattutto in ottica futura.

Seconda vittoria con la nuova squadra, ancora nel WorldTour…
Ieri ci sono andato vicino e volevo riscattarmi oggi. Sapevo che era possibile, la squadra ha fatto un gran lavoro e sono felice di esserci riuscito. Prima di restare da soli con Almeida, il mio DS mi ha detto che i due UAE volevano far esplodere Fortunato, quindi mi son detto che potevano attaccare in due, ma Vine ha fatto un gran lavoro per Almeida e si è sacrificato. Ad un certo punto è stato anche un gioco di nervi, quando ha smesso di tirare, ma fa parte del gioco. Penso che oggi eravamo allo stesso livello.

Pensi alla vittoria finale in vista della crono di domani?
Ovviamente mi piacerebbe, ma bisogna essere realisti e mi sembra molto difficile con un corridore come Almeida. Ad ogni modo darò tutto, perché non si sa mai, ma comunque aver vinto già una tappa è importante per me, meglio che chiudere nei cinque. Spero comunque di riuscire a salire sul podio.

Però a cronometro non vai così male, quanto ci hai lavorato questo inverno?
No, ma rispetto ad un corridore come Almeida non penso ci sia un confronto. Ad ogni modo darò tutto, poi vediamo. Ci ho lavorato molto, speriamo comunque che si vedano i frutti domani.

La vittoria di tappa era il tuo obiettivo, quindi comunque la tua missione è compiuta qui, o no?
Sì, mi piace fare classifica, ma mi piace di più correre per le tappe. Ovviamente, se poi arriva anche la classifica, tanto di guadagnato.

Come è andata la salita finale per te?
Sono rimasto concentrato nel corso della salita. Sapevo che bisognava non pensare agli altri. Una salita così lunga è una sfida con sé stessi, innanzitutto, e si rischia di saltare se le gambe non stanno benissimo. La cosa più importante oggi era restare concentrati. Avevo già fatto questa salita, mi sembra alla mia prima volta qui al Romandia. Ero esploso nel finale e temevo potesse succedere di nuovo, ma con i progressi che ho fatto è andata bene.

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